La mia prima 24 in modalità HSA, per la prima volta
attrezzato per passare 24h operativo sul campo.
L’evento si svolge dal sabato fino alla domenica, ma io
(Ruben) Rullo e Spider partiamo venerdì in tardo pomeriggio alla volta di
Cottanello, dopo una quarantina di minuti scarsi, arriviamo al ristorante
prenotato dagli organizzatori.
Troviamo un ambiente piacevole, tutti sorridenti ed
entusiasti per l’evento alle porte e per manifestare l’entusiasmo, i ragazzi
della bad company e degli hell’s brigate si danno da fare con il vino della
casa.
Passato antipasto, primo, secondo e contorno con annesso
dolce, tutti i partecipanti si salutano per dedicare almeno 4-5 ore di sonno al
proprio corpo, ma poco prima di coricarsi, riceviamo un anticipazione di ciò che
ci avrebbe spettato l’indomani: pioggia e fulmini.
In macchina e sotto la pioggia battente dormiamo fino alle
6.30, quando il buon Spider decide di chiamare la sveglia con l’antifurto della
sua macchina, non certo il miglior risveglio della mia vita.
Ci rechiamo al bar, e dopo un caffe veniamo a sapere dalla
compagine partiti da Roma, che sono tutti presenti, abili e arruolati; si
respira una bella energia positiva, tra un Ocelot assonnato e la goliardia che
ci distingue partiamo alle 7.45 in direzione del punto d’infiltrazione.
Arriviamo a destinazione e incominciano i preparativi,
capiamo che le tempistiche non saranno brevissime quindi ci scambiamo opinioni e
consigli sull’equipaggiamento che porteremo con noi.
Dopo le foto di rito, quattro chiacchiere con uno degli
organizzatori, che ci rivela che quest’evento è stato progettato “per farci fare
il C**o “, ed ecco che arriva il furgone che ci porterà in area operativa, siamo
la 4° squadra ad infiltrarci, consegniamo al nostro Caronte le sue monete (pongo
marrone e farina00) e ci carichiamo sul furgone.
Adrenalina e furore salgono a mille, finalmente si inizia.
Dopo 10 minuti di buche e imprecazioni della mia zona
lombare scendiamo dal mezzo, ci troviamo in una valletta dove l’umidità regnava
sovrana , tanto da creare una coltre simile alla nebbia.
Subito ci leviamo dal sentiero, saliamo su una collinetta
e Dumyo e Jager fanno il punto della situazione.
Iniziano le belle notizie: ci troviamo esattamente
dall’altra parte della nostra zona di competenza, ergo, testa bassa e si
incomincia a marciare.
Dumyo e Ocelot aprono la fila, segue Jager scortato a
vista da me e Nitro, seguono Mac, Metallo e Doc, Rullo e Spider chiudono il
gruppo.
Il terreno non è dei più praticabili e la pioggia della
notte complica la marcia, anche se il grande problema risulta essere la ghillie
che Jager m’ ha obbligato a prelevare dalla spidercaverna.
Nitro mi spiega che come ogni 24h che si rispetti, il 9°
Incursori ci mette un po’ ad orientarsi, e ciò rende nervosa la nostra
specialista ma si continua ad avanzare per una manciata di km fuori dal
sentiero, finche non entra in scena il vero protagonista di quest’evento: IL
MALTEMPO.
La prima pioggia mista a grandine si fa sentire, tanto da
costringerci a tirare fuori parka o poncho.
Io evito per paura di bruciarmi un cambio asciutto, visto
che le previsioni davano pioggia e schiarite sia per l’ora di pranzo sia in
serata, la scelta si rivelerà giusta.
Riprendiamo la marcia e dopo un chilometro e mezzo notiamo
dall’altro lato del sentiero sotto di noi dei veicoli e un avamposto nemico.
Tramite il binocolo capiamo che si tratta di una
postazione radio.
La nostra attenzione si focalizza sui veicoli, più facili
da intercettare ed eliminare, quindi ci catapultiamo a ridosso del sentiero, ma
non siamo abbastanza veloci da intercettarli, la discesa si rivela più ostica di
quel che sembrava, occasione persa, sarà per la prossima.
Mentre stavamo per risalire in quota jager decide di
proseguire verso la nostra zona di competenza visto il ritardo ma vediamo che la
postazione radio ostile viene attaccata da una pattuglia “Romeo”.
Gli operatori corrono in campo aperto in direzione
dell’antenna, decidiamo di attendere ulteriori sviluppi, visto che dal opcom ci
comunicano che altre pattuglie Romeo stavano per ingaggiare quell’obbiettivo ma
la volontà è quella di ignorare l’attacco in corso.
Tempo di riceve la comunicazione e dal sentiero sotto di
noi spunta fuori un 4x4 con una minimi montata su di esso, Dumyo era il più
vicino al sentiero e lancia un cyalume che non viene notato dagli operatori, il
fuori strada continua in direzione dell’antenna con svariati rinforzi ostili al
seguito che eliminano facilmente la pattuglia amica.
Ciò ci fa capire che è meglio cambiare aria, ma non
facciamo in tempo, veniamo avvistati e 30 operatori ostili vengono verso di noi,
fomentati dallo scontro appena vinto e dalla presenza della minimi sul
fuoristrada.
Avete presente quando un fiume in piena travolge tutto ciò
che incontra ma poi si infrange contro un muro di rocce?
Ecco quello che è successo.
Iniziamo l’ingaggio, siamo in una posizione di favore,
dovendoci difendere dall’alto, ma la minimi ci dà un gran da fare, asserragliati
sulla collinetta diamo fondo ai caricatori bloccando l’avanzata, nitro si
concentra sulla minimi, riuscendo ad eliminare l’operatore che la imbraccia .
Lo scontro continua tutti svolgono il loro dovere alla
perfezione ma iniziamo a contiamo le nostre perdite.
Metallo e Ocelot con Mac e me in copertura dietro svolgono
un lavoro egregio eliminando i pochi ostili rimasti, finche si sente dal basso
una voce che domanda “ operatori homelles ancora in vita ?”
SILENZIO
Il 9° vince l’ingaggio, siamo carichi come non mai, dopo i
sorrisi di chi sa che ne combinerà delle belle, ripartiamo per defilarci dal
punto dov’è avvenuto lo scontro, onde evitare altri spiacevoli incontri.
Ci spostiamo di mezzo km per rifocillarci e ricaricare i
caricatori spremuti fino all’ultimo pallino.
Riprendiamo la marcia in direzione della nostra area
operativa, visto il ritardo accumulato allunghiamo i passo, attraversiamo un
area scenograficamente bellissima, dopo qualche km iniziamo a capire di essere
quasi giunti a destinazione .
Si proseguiva la marcia su un sentiero a poche centinaia
di metri dalla nostra area operativa finche non sentiamo un rumore di un auto
venire verso di noi, ci defiliamo e attendiamo l’arrivo con i cyalume in mano,
ma era una falso allarme, non arriva nessuno .
Ci rimettiamo su strada e neanche il tempo di
ricompattarci e sento alle mie spalle lo stesso rumore di pochi minuti fa, ero
l’ultimo della fila, do l’allarme e mi accuccio dietro un albero .
Vedo arrivare verso di noi una land rover, tiro il mio
cyalume rosso ma non arriva abbastanza vicino da poter eliminare il veicolo,
così inizio ad ingaggiare con i 4 operatori ostili.
Duro poco meno di 30 secondi, ma il resto della squadra
elimina senza alcuna fatica gli operatori ostili.
Piccolo interrogatorio che non porta a nulla di
interessante e si riparte .
Finalmente arriviamo nella nostra zona di competenza, solo
le 15 circa.
Riusciamo a mettere su un piccolo campo base in un
boschetto ai limiti della AO, vicino alla tenda degli organizzatori.
Bivacchiamo per circa 30 minuti prima di partire per una
recon sul campo divisi in due gruppi : io e Jager coppia sniper/spotter SIERRA
03 e il resto del gruppo come ROMEO 13.
Partiamo e subito capiamo che le comunicazioni saranno
veramente difficili da stabilire, visto che neanche dopo 5 minuti dalla partenza
perdiamo il contatto con il resto del 9°.
Appena rientriamo sul sentiero, sento il rumore di un
veicolo, allerto Jager e ci occultiamo dietro un cespuglio, decidiamo di fare il
punto della situazione per capire come muoverci, così mentre Jager comunica con
opcom e traccia una rotta sulla cartina, decido di fare un piccolo giro di
avanscoperta.
L’ambiente intorno a me è veramente bello, godo di una
vista mozzafiato, che viene rovinata dal principale protagonista di
quest’evento: LA GRANDINE.
Inizia a grandinare come non avevo mai visto in vita mia,
i chicchi che mostravano i tv anni fa sembrano lenticchie in confronto ai gusci
di noci che ci stavano cadendo addosso.
Per più di 10 minuti rimaniamo al riparo da questa
punizione divina che dio sembra aver mandato sulla terra.
Pensiamo che sia impossibile proseguire con l’evento e
appena smette di grandinare, sotto un bel diluvio torrenziale ci rimettiamo in
marcia in direzione del nostro campo base.
Un piccolo torrente che costeggiava il sentiero era
diventato un fiume di fango, il paesaggio era bianco a causa del quantitativo di
grandine scesa.
Sono le 17.00 circa, raggiungiamo il resto del gruppo e ci
accertiamo della situazione: i generatori dell’organizzazione erano saltati,
molte truppe romeo e homeless avevano deciso di abbandonare l’evento, anche la
metà di noi si trovava impossibilitata a continuare, visto l’esaurimento dei
cambi asciutti e l’imminente arrivo della notte .
Rimaniamo abili e arruolati io, Ocelot, Spider, Dumyo,
Rullo e Jager.
Facciamo le valige e ripartiamo, il tempo sembra aver
cessato di prendersela con noi e anzi, escono pochi ma piacevoli raggi di sole.
Scendiamo in campo per una recon, opcom ci ordina di
raggiungere la posizione zulu13 per accorparci ad un'altra romeo e svolgere una
recon sul campo base avversario.
Nel tragitto notiamo movimento dietro una schiera di
piante fiorite di color gialle, costeggiandole contiamo 25 operatori nemici,
capiamo che è quello il campo base homeless, stavamo per defilarci quando
veniamo scoperti, i nemici suonano la carica .
Scegliamo di ripiegare aggirando il campo, mettiamo in
atto un ottimo ripiegamento, finché non ci rendiamo conto che Spider era rimasto
indietro con l’intenzione di ingaggiare, siamo obbligati a fermarci e cerchiamo
di resistere il più possibile alle forze ostili, ma veniamo sopraffatti.
Veniamo interrogati, finalmente riesco a mettere in scena
la copertura che avevo ideato, mostriamo i tesserini dell’istituto di gestione
della fauna e l’articolo sulla salvaguardia dell’orso marsicano, riceviamo i
complimenti per l’idea, ma veniamo comunque giustiziati.
Mentre stavamo per andare via, chiacchierando con i nostri
aguzzini, faccio la più infelice delle uscite “certo, con noi c’è anche il
presidente dell’istituto, l’esimio Corradino Guacci“ indicando Jager.
Risposta: ”ah c’è il presidente, e prendiamolo un po’ in
ostaggio questo presidente, vediamo cosa ci sa dire“.
Vengo fulminato da uno sguardo che pesava più di ogni
macigno da parte di tutti i miei compagni.
Cerco di mettere una toppa richiedendo un udienza con
taka, al secolo Catalini degli hell’s, per mostrargli il nostro vero obbiettivo:
la ricerca del super latitante “igor il russo“ e del giornalista d’inchiesta
Vittorio Tomassetti (con tanto di foto e cartello con su scritto wanted) negli
attimi che precedono l’arrivo di taka, c’è un solo commento che frulla per la
testa e sulle bocca mia e dei miei compagni “la prossima volta, impara a farti i
beneamati C*Z*I tuoi“.
Arriva taka, sta allo scherzo, commenta il maltempo, la
situazione dell’evento e l’ingegno del camuffamento.
Veniamo giustiziati per la terza volta.
Ho peccato di stupidità e inesperienza e purtroppo come
risultato ho portato solo al nostro annientamento, lezione acquisita, la
prossima volta, mi devo fare i C*Z*I miei.
Fazzoletto rosso in testa ce ne andiamo in direzione di
zulu13.
Il tempo è clemente, vacche e cavalli prendono la luce del
tramonto in questa valletta chiusa tra due colline, la vista cancella l’errore
commesso.
Intercettiamo Romeo 11 e saliamo su di un piccolo pendio
dove avevano messo il bivacco.
La goliardia la fa da padrona: vicino ad un fuoco c’è chi
asciuga i vestiti zuppi, chi mangia un po’ di frutta secca o chi mette a bollire
l’acqua con annesso dado star per preparare i tortellini in brodo…
I TORTELLINI IN BRODO C*Z*O !
Dopo una mezz’ora di riposo e i miei occhi fissi su quei
maledetti tortellini, ci prepariamo per la notte, anche se il morale è molto
basso ed i nostri compagni di merende non aiutano ad aumentarlo.
Appena pronti, sentiamo un rumore a noi troppo familiare,
erano gocce d’acqua che si infrangevano sugli alberi, dentro di me ho pensato
“dio no, altra acqua no, mi sono appena messo l’ultimo cambio asciutto“.
Forse per la prima volta in vita mia, lassù qualcuno mi ha
ascoltato e i presagi di maltempo sono scomparsi.
Scendiamo a valle in direzione del campo base nemico,sono
le 20.00 circa, siamo quindici operatori, il 9° apre, in mezzo la Xmas, Spider
chiude in retroguardia.
Avanziamo e vediamo d’innanzi a noi un massiccio
spiegamento di ostili, oggettivamente troppi, comunichiamo ad opcom la
situazione, ma veniamo scoperti, siamo costretti ad arretrare.
Ripieghiamo dietro un insieme di cespugli alti circa due
metri che ci danno un ottima copertura, il sole è calato, inizia a scendere il
buio.
Ci contiamo, siamo quattordici operatori, manca qualcuno,
presto si scopre che quel qualcuno è Spider.
Proviamo a chiamarlo sia via radio che per telefono,
nessun segnale, gli inviamo qualche messaggio ma niente.
Il freddo inizia a farsi sentire, dopo aver passato due
ore fermi in questa landa, bloccati dagli operatori davanti e dal continuo
passaggio di veicoli sul sentiero intorno a noi, il morale cede.
I ragazzi della Xmas decidono di abbandonare, comunicano
al opcom la decisione e chiedono un esfiltrazione nei pressi del hq nemico.
Il 9° non molla, ma iniziamo ad innervosirci visto la
staticità della situazione: Spider non si trova, dall’opcom nessuna info di
altre Romeo in avvicinamento o di qualsiasi cosa per volgere la situazione.
Jager si apposta al ciglio del sentiero con l’intento di
far saltare in aria un veicolo ostile di passaggio; io , Rullo , Ocelot e Dumyo
rimaniamo statici a far riposare le gambe, la stanchezza è tanta, ma quel riposo
lo stavamo pagando a caro prezzo .
Mancano pochi minuti alle 24, Rullo decide di esfiltrare,
il freddo e l’umidità non hanno perdonato.
Rimaniamo io, Ocelot, Dumyo, Jager appostato e Spider
disperso.
Facciamo rientrare in formazione Jager per fare il punto
sulla situazione. Eravamo da 4 ore fermi nello stesso punto, con stanchezza,
dolori, freddo e umidità a massacrarci.
Stavamo per desistere, ma jager ci ricorda che il 9° non
molla, per nessun motivo, ci dice che potevamo richiedere l’esfiltrazione, lui
non l’avrebbe fatto.
Decidiamo un assalto, eravamo in quattro, due con visore
notturno, due ad occhio nudo.
Partiamo, ci infiltriamo tra i cespugli, ci infiltriamo
cosi bene che ci perdiamo.
Rimaniamo io e Ocelot, avanziamo fino a ridosso del hq, ci
nascondiamo dietro due alti e folti cespugli, ma le forze nemiche erano troppe
per provale un azione frontale, rimaniamo bloccati, non sappiamo che fare, ma
dentro di me risuona un’idea “famo casino“.
Da lassù mi ascoltano per la seconda volta in un giorno:
dal hq nemico esce un veicolo che illumina tutta la valle, sembrava la torre
eiffel a natale, ma altro non era il veicolo con la minimi con la quale avevamo
ingaggiato durante la mattinata.
“C*Z*O “
“ a ru , che famo !?”
“ famo casino gabrie !”
lancio ad Ocelot un cyalume, e ci appostiamo, Ocelot
accende il suo, il mio non va, abbiamo una sola opportunità di far saltare il
veicolo.
Mentre ci prepariamo ocelot si sposta di poco per non
farsi investire dal fascio di luce proiettato dal fuoristrada, parte una
raffica, “ presoooooo“, urla Ocelot, pochi attimi dopo realizza che nel
movimento un ramoscello si era impigliato nel grilletto dell’asg, facendo
partire i colpi.
Gli otto operatori avversari si voltano nella nostra
direzione, vedevo i laser sul corpo di ocelot.
Decidono di chiuderci, gli operatori alla nostra sinistra,
il veicolo con la minimi alla nostra destra, siamo accerchiati.
È il loro più grande errore.
Attendiamo pochi attimi ed il veicolo è a tiro di cyalume
e quel tiro Ocelot non lo sbaglia, una volta distrutta la minimi apriamo il
fuoco sugli operatori, riusciamo ad eliminarne tre, poi veniamo sopraffatti.
Usciamo allo scoperto e veniamo, per nostra fortuna,
scortati al HQ nemico, dove troviamo un fuoco caldo.
Chiacchieriamo con i nostri aguzzini, ci fanno i
complimenti e commentiamo il tempo che ha penalizzato l’evento, finche non
veniamo interrotti dalla visione di Dumyo in ginocchio, che viene ammanettato,
ma lui aveva un sorriso beffardo in volto.
A metterlo sulle ginocchia è il target numero uno,
l’obbiettivo primario, THE VOICE, il quale riprende tutte le sue truppe, dicendo
testuali parole “ci stavamo per farci inculare, se avessero utilizzato il c4 al
posto del cyalume, a quest’ora eravamo tutti morti, VOGLIO UN C*Z*O di perimetro
a 360° intorno al HQ“.
Prende un attimo di fiato e poi ci guarda, sbiancando
“C*Z*O questi sono del 9° incursori e sono solo 3 , dove sono gli altri? Presto,
in guardia, cercateli!”
Erano bianchi in volto, Dumyo chiede spiegazioni, visto che
sul book non è utilizzata la voce “esplosivi“ riguardo l’eliminazione delle
strutture.
Quale miglior esplosivo può essere il cyalume alle 2.15 di
notte !?!
Si contatta opcom, il quale conferma la versione di THE
VOICE.
Io e Ocelot veniamo allontanati dal HQ, mentre Dumyo viene
filmato e giustiziato.
Ci accostiamo appena fuori l’uscita con le luci rosse
accese per mangiare una cosa e fare il punto della situazione, poco dopo ci
raggiunge Dumyo e dopo 10 minuti è il turno di Jager, che aveva compiuto la
stessa azione, ma su di un’altra tenda.
Il morale e l’adrenalina per l’azione appena compiuta,
anche se non legittimata, sono a mille, ma vengono sostituiti dalla
preoccupazione e l’ansia, visto che sono 6 ore che non abbiamo notizie di
Spider.
Recuperiamo gli zaini e ci dirigiamo in Zulu13, la zona
dove abbiamo avuto l’ultimo contatto.
Dumyo sale sulla collinetta per vedere se Spider si
trovava nella zona di bivacco dove avevamo alloggiato con la XMAS, ma scende
senza aver trovato nulla…
Mi giro e vedo un fantasma bianco in volto, mascella
serrata, con indosso solo la mimetica e il visore notturno in testa, ci guarda e
dice “SIETE DELLE GRANDISSIME TESTE DI C*Z*!”.
Rimasto solo andava ad ingaggiare all HQ, finché non ci
sentì e per fortuna poi ci raggiunse.
Iper bagnati stanchi ma soddisfatti per noi, la retribution
2.0 finisce qua!
Ruben
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All'ottimo ed abbondante resoconto di Ruben manca da
aggiungere la parte che solo io(Jagger) e Dumyo abbiamo vissuto.
Verso le 23:30 siamo in empasse, il comando ci ordina di
attaccare l'HQ ostile ma riteniamo che un assalto frontale sia del tutto
infattibile, solo dopo scopriremo che si trattava di una trappola.
Mi stacco quindi dal gruppo per fare una recon avanzata
sull'HQ, da solo si riesce ad essere meno visibili.
Mi apposto a un centinaio di metri dall'ingresso dell'HQ e
osservo i movimenti, sperando di cogliere dei punti deboli nella difesa o al
peggio fare qualche atto di guerriglia.
L'HQ ha un solo punto di accesso, un passaggio scoperto di
una 20na di metri di diametro, presidiato da sentinelle con visori notturni da
entrambe i lati.
Ad intervalli di 5 minuti a turno accendono gli
illuminatori IR e scandagliano la zona: non c'è modo di passare inosservati.
Rassegnato, ed innervosito per la richiesta di
esfiltrazione che ascolto alla radio, decido di ricongiungermi al gruppo per
dare qualche calcio nel culo...
Trovo solo Dumyo, Ocelot e Ruben, sdraiati in attesa di
qualche miracolo.
Nel mentre discutiamo sul da farsi, ecco il segnale
divino... una nutrita pattuglia di ostili con visori esce dall'HQ diretta vicino
a noi (ma non verso di noi): l'attesa era finita.
Decidiamo una imboscata: io e Dumyo con i visori gli
scivoliamo dietro, mentre Ocelot e Ruben li intercettano frontali.
Aspettiamo che tornino indietro e li tritiamo pensavamo...
E così io e Dumyo ci siamo separati puntando ad alcune
fratte dietro la pattuglia e sulla loro presumibile direzione di rientro.
Scivoliamo silenziosi, ma quando arriviamo alle fratte mi
viene una idea meravigliosa: osservo il passaggio prima presidiato, e non noto
più gli illuminatori delle sentinelle accendersi.... possibile siano stati tanto
scriteriati? Dumyo mi fa segno verso le fratte ma io gli dico: "no no, ho una
idea migliore, andiamo all'HQ".... mi guarda incredulo con gli occhi eccitati:
"ma fai sul serio?", ed io rispondo con un sorriso.
Da quel punto in poi non parleremo più, spegniamo le
radio: nessuna distrazione.
Puntiamo alla prima postazione delle sentinelle... è
deserta, quindi scivoliamo dentro il passaggio e ci infiliamo tra i cespugli
bassi che circondano e ci separano dall'HQ.
Saliamo fino in cima alla collina, tanto movimento intorno
a noi, ma di fratta in fratta nessuno ci nota.
Poi il primo panico: allarme generale, poi ho scoperto
causato da Ocelot e Ruben, tutti gli ostili fuori, attendono un attacco, noi ci
sdraiamo, a meno di 2 metri da me si apposta la linea di difesa, li sento
parlare e pianificare, stiamo fermi col cuore in gola per non meno di 20 minuti,
veicoli ci girano intorno, torce ovunque, poi la difesa si rilassa, l'ingaggio
era terminato, tornano alle loro attività, e noi ci rimettiamo in movimento.
Accucciati cespuglio dopo cespuglio guadagniamo un metro
alla volta, giriamo intorno alle sentinelle, arriviamo dietro le prime tende, ci
giriamo intorno, osserviamo i loro movimenti, la disposizione delle tende, i
veicoli: non se lo aspettano proprio.
Secondo panico: non ho idea del motivo, tutti di nuovo
fuori, attendono un nuovo attacco, di nuovo mi nascondo dietro una cespuglio,
acquattato come un porcospino, perdo il contatto con Dumyo, la concitazione è
tanta. A 10m da me la tenda del comando, sento gli ordini alla radio e alle
pattuglie.
Stesso film di prima, ma stavolta gli ostili si fermano
dall'altra parte del cespuglio, letteralmente meno di 1m, cercano nei cespugli
davanti a me, si parlano, illuminano tutta la zona, passano altri lunghissimi
minuti, poi rientrano e torna la calma.
Mi rialzo, sto per ripartire quando: terzo panico!!!
Questa volta per colpa dell'azione di Dumyo: sono
incazzati neri, urlano, abbaiano ordini, bestemmie, "sono qui", "trovateli cazzo"...
riescono tutti. Stessa configurazione di prima, ma stavolta cercano tra i
cespugli intorno a me... le torce mi illuminano almeno due volte, ma sono
talmente porcospinato fucile tra le gambe, che non se ne accorgono. Sento i due
tipi dietro il mio cespuglio decidere di accendere il visore termico... e mo’
che cazzo mi invento?, gli sto proprio sotto i piedi... ma è il mio giorno
fortunato, dopo un altro periodo di tempo lunghissimo li sento richiamare i
colleghi dicendo "li non c'è nessuno rientrate, ho controllato col termico"...
dovevate vedere il mio sorriso...
Torna la tranquillità, ma sono dietro le tende: decido
l'azione, non so che fine abbia fatto Dumyo, punto a quella che era la tenda
comando fino a pochi minuti prima, gli giro intorno, busso sulla spalla di una
sentinella che fa un salto dallo spavento e spara per riflesso scatenando
l'attenzione di tutti: quindi entro nella tenda accendo il cyalume e mi
inginocchio con le mani sulla testa.
Arrivano in 20, qualcuno mi spara, altri si guardano
stupiti l'un l'altro, altri bestemmiano tra di loro... peccato che avevano
spostato il comando su un'altra tenda pochi minuti prima e quella che ho colpito
ormai non era più utilizzata.
Vengo quindi portato al comando, dove discuto un po' per
la storia del cyalume che a loro dire non valeva per distruggere una tenda (mai
sentita una cosa del genere), ma non mi va di discutere, scopro li dell'azione
di Dumyo solo pochi minuti prima, e mi viene una erezione epica.
Rimango un po’ li al comando, tra il trambusto generale,
qualcuno si congratula, parlano sommessamente, tutti mi guardano ma evitano il
mio sguardo...
Poi torno allo zaino ed il resto della storia lo
conoscete.
Ci sarebbe tanto da discutere, ma non ne vale la pena, sul
book si parla del cialume per i veicoli ma non lo escludeva per il comando o
altro utilizzo, i fatti parlano per noi e sono talmente eclatanti che non serve
commentarli, noi con soddisfazione abbiamo completato la missione!!!.
Il Nono è anche questo.
Jager