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Alp-One 20 - Matrioska

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SITUAZIONE
Una violenta esplosione, presumibilmente di tipo HANE, è avvenuta a circa 80km di quota nel cielo del Tagikistan. Il conseguente EMP ha distrutto apparecchi elettronici e collegamenti elettrici in un raggio di centinaia di km. Numerosi satelliti di diverse nazionalità hanno riportato danni di vario tipo e si teme un fall-out radioattivo su una vasta area.
Vengono rilevati massicci dispiegamenti di forze cinesi sui monti Pamir, esattamente all'epicentro dell'esplosione, cosa che fa pensare ad un coinvolgimento della RPC.
Opord di missione
Infiltrare in territorio tagiko dal confine afgano, verificare situazione e coinvolgimento cinese nell'esplosione. Sono state individuate 4 zone di interesse da controllare (da noi ribattezzate delta - beta - omega - gamma).
Neo - team leader
Mops - pointman
Void - addetto comunicazioni
Akira - fuciliere

PIANIFICAZIONE
In fase di pianificazione in un primo momento decidiamo di infiltrare il territorio tagiko dirigendoci su "gamma" per una prima recon da lunga distanza e per approntare una cash con bivacco in zona sicura. Successivamente, diviso il team in due brick, dirigerci su due direttrici convergenti. Da sinistra il primo punterà su "delta" mentre il secondo su "omega". I due team poi convergeranno per ricongiungersi e andranno su "beta" per calare insieme di nuovo su "gamma" e proseguire la missione. Le previsioni meteo pero ci consigliano in seguito di non "sbriccare" per cui alla fine optiamo per una salita da un sentiero che punti direttamente su "delta". Anche questa pianificazione però è destinata a saltare poiché riceviamo ordine tassativo di entrare in territorio Tagiko dal sentiero di Fraciscio.
Ogni recon da lunga distanza è impossibile visto il meteo e, anzi, la pioggia e la nebbia consigliano un approccio più diretto.

INFILTRAZIONE
L'ingresso in ao è tassativo per tutti: si infiltra alle ore 14 di venerdì quindi ci accodiamo ai vari team, baci, abbracci, saluti, poncho e via per la salita. Piove da ore e pioverà fino alle 12 del sabato per cui tralasciamo ogni commento ulteriore, i sentieri meno frequentati sono oramai fiumi che portano a valle tutto ciò che trovano, compreso "gamma" che infatti viene interdetto.
Ore 17.30 troviamo il rifugio già individuato in fase di pianificazione ossia il nostro "ruderi medio", facciamo una cash, approntiamo il futuro bivacco e aspettiamo la sera per muoverci.

BETA
Aspettiamo il buio e ripreso il cammino alle 20.00 ci rechiamo su delta. Il percorso ci porta a motta di sopra, costeggiando un posto avanzato dell'hq. Il ponte che ci porta in direzione obj è fortemente presidiato e nemmeno il tempo di verificare possibili passaggi ecco arrivare due auto. Riusciamo a toglierci dalla linea dei fari scivolando dietro ad un edificio. Svolgiamo una rapida perlustrazione dei dintorni e scoviamo un secondo ponte che riusciamo ad oltrepassare. Da li ci dirigiamo attraverso il bosco su "beta" che risulta essere un complesso con più edifici e con uno ampio spazio esterno illuminato. Il posto è ovviamente presidiato da due tango che stazionano nell'area aperta e trovano riparo su un terrazzo mentre altri due si alternano nel pattugliare il sentiero di accesso al complesso. Sfruttiamo i due lati per avvicinarci e ci dividiamo in modo che tre operatori possano avvicinarsi dal lato sinistro, coperto e non illuminato, mentre un quarto si apposta per una recon valutando tempi e modalità del pattugliamento. Usciti i due tango di pattuglia il lato sinistro fa in suo lavoro eliminando la pattuglia in difesa ed entrando nell'edificio dove viene individuato un rilevatore di radiazioni e varia documentazione attestante la presenza di un velivolo in territorio cinese. Usciamo quindi da "beta" e trovata una buona posizione coperta comunichiamo i dati al comando.

OMEGA
Si prosegue verso nord per approcciare "omega". Inutile dire che piove ancora e che anche i prati, le piste da sci, trasudano acqua e gli scarponi affondano nel terreno. La sicurezza ci impone di muoverci su superfici sicure quindi ogni fuori sentiero è vietato. Dopo circa un'ora arriviamo in vista di "omega". L'obj si presenta su un prato aperto, su di una collinetta cui si accede da un solo sentiero ed è completamente illuminato.
L'avvicinamento “Stealth” è particolarmente difficile perché il terreno che lo costeggia è molto impervio ed evitare la pattuglia che controlla il sentiero richiede tempo e silenzio. Riusciamo a raggiungere il sito da destra, lo aggiriamo alle spalle da nord e, dopo aver verificato i tempi di movimento delle sentinelle sul sentiero, lo approcciamo.
Troviamo cosi una base di lancio missilistico, ci accertiamo che le testate siano ancora nelle rampe di lancio, fotografiamo il tutto e ce ne andiamo in tempo prima del rientro della pattuglia di guardia, non prima di aver comunicato il tutto al nostro comando.

BETA
Ci è chiaro oramai che Pechino è pienamente coinvolto nei fatti e che probabilmente dovremo sconfinare il territorio cinese.
Ridiscendiamo il sentiero che ci ha portato su "omega" e lo superiamo in direzione "beta" sfruttando una comoda pista da sci divenuta un punto ristoro per una piccola mandria di mucche che ha eletto il posto a bivacco notturno.
Arriviamo così in testa al terzo e ultimo obj, che si presenta come due tende poggiate su un pianoro ai margini di una strada carrabile.
Siamo fortunati perché da una rapida reco il luogo appare completamente libero, quindi ne approfittiamo per gettarci all'interno velocemente. Troviamo cosi una sorta di laboratorio con detriti vari, del liquido fluorescente e una bandiera cinese, prova finale che pechino ha non solo le mani ma anche le braccia in pasta.
Velocemente lasciamo il laboratorio. Sono circa le 03.00 del mattino e ci dirigiamo alla nostra cash per riposare in attesa del giorno nuovo.

TERRITORIO CINESE
Le previsioni danno un netto miglioramento dalle 12 di sabato quindi pazientiamo
E l'attesa ci premia: esce il sole.
Lasciamo il superfluo a "ruderi medio" e portiamo con noi solo un cambio per la notte, quindi ci avviamo seguendo un percorso prestabilito in direzione delle nuove coordinate trovate e in base alle quali dovremmo trovare un non meglio specificato velivolo.
Il sentiero trovato su mappa in realtà non esiste più ma è comunque percorribile
Visto il netto miglioramento meteo.
In più ci permette di godere di panorami mozzafiato che ci portano in vista di una serie di baite, una sorta di centro abitato raggiungibile solo a piedi: stupendo.
Arriviamo così in una buona posizione per poter effettuare una recon a distanza del velivolo. Si trova su terreno aperto, con un solo lato coperto da bosco

Proseguiamo la discesa verso Fraciscio fino ad arrivare al fiume da nord.
Proviamo a passarlo a monte ma la pioggia e la corrente hanno trasformato i rompi tratta in rapide ed è impossibile trovare un guado. Siamo costretti a scendere a valle tenendoci sulla riva destra fino a trovare un ponte pedonale ma ci rendiamo subito conto che non sarà facile passarlo: è presidiato.
Passare su un secondo ponte carrabile più a valle è fuori discussione (entreremmo in paese e la strada asfaltata è tabù) quindi non ci resta che aspettare il calar del buio. Sono le 17.30, aspettiamo le 19,30, seconda e definitiva cash, cambio abiti per la notte e via sul ponte pedonale.

AEREO
Attraversato il ponte proseguiamo verso l'obj protetti dal buio e dal bosco.
Arrivati in linea ci appostiamo per una recon. Al momento è libero ma sappiamo che ci sono 4 tango a presidio (visti nella precedente recon da lunga distanza) quindi aspettiamo come sempre. La pattuglia esegue sempre lo stesso percorso verso monte e verso valle. Dal momento dell'arrivo al velivolo impiega 15 minuti in un verso e altrettanti nell'altro. Aspettiamo... prendiamo i tempi... passa la pattuglia, si allontana verso valle, scompaiono le luci frontali, abbiamo almeno 13 minuti... Luce verde, entriamo......
A questo punto però non capiamo bene il nostro errore perché la contro torna di corsa, dal nulla, e ci fa rientrare nel bosco.
Ne segue uno scontro a fuoco, veniamo eliminati e cercando un realismo il più attinente possibile alla situazione decidiamo di abbandonare la gara. Siamo stati sorpresi in territorio nemico: missione fallita.
Purtroppo il nostro percorso finisce qui.

CONCLUSIONI
Cosa dire? È sempre emozionante prendere parte a questi eventi magistralmente organizzati. Purtroppo il risultato per noi non è stato degno del percorso fin qui intrapreso. Ma gli errori, se ci sono stati, vanno utilizzati per imparare e migliorare. Cercheremo di far meglio la prossima volta. Ma a parte questa piccola parentesi non possiamo che tornare a casa con il sorriso e la gioia di aver rivisto ancora una volta tanti amici con i quali, oramai da anni, condividiamo questo bellissimo sport.
In ultimo un infinito grazie agli organizzatori, i fantastici Zarruele.
Una corazzata coesa composta da splendide persone che anche e soprattutto in questa situazione hanno anteposto questo evento a famiglia, impegni privati e problemi ben più seri causati dal maltempo. E tutto questo lo hanno fatto per noi, per donarci un weekend di divertimento.
Ah stavamo dimenticando........
Tanti auguri per i vostri 20 anni di attività

  


22-23-24 Settembre 2023