OPERATORE

Iniziai ad avvicinarmi al softair alla tenera età di 8-9 anni (lontani anni 90), quando rubavo le pistole a molla/gas dal fratello (12 anni più grande) per giocarci di nascosto.

 La prima pistola a molla, Glock 17, mi viene regalata a 12 anni, e da lì iniziai a giocare con gli amici nei tetti dei palazzi in costruzione ed in altri posti assurdi.

Appena compiuto 18 anni, posso finalmente andare a giocare in un club di softair, ed iniziai ad andare ripetutamente alle giocate domenicali di un club storico di quell’era.

A 19 anni mi arruolai volontario nell’EI, ed sono stato fortunato abbastanza da finire in un corpo speciale (no, non il 9). Ci sto solo un anno però, poi gli studi e passioni mi portano altrove. Tornato a Roma, per 2 anni continuo a vagare per campi di softair con ex compagni militari ed i soliti amici, senza però mai entrare in un club per vari motivi professionali.

Lasciai poi l’Italia per trasferirmi all’estero, prima in Spagna, poi in Germania, per circa 15 anni. In questo lunghissimo periodo, sperimento il softair nelle relative nazioni, ma senza dedicarmici troppo. Tuttavia, continuavo a comprare/collezionare equipaggiamenti tecnici, ASG, e altre froc*ate che vedranno per moltissimo tempo solamente l’interno dell’armadio. Ma ho un piano, un giorno tornerò a giocare, e potrò finalmente vedere tale investimento ripagato.

Dopo quasi 15 anni, il destino mi dà l’opportunità di tornare a Roma con tutta famiglia. Non vedo l’ora, e già mi preparo, ogni santa domenica giocherò a softair.

Appena trasferitomi, letteralmente 3 giorni dopo, trovo una giocata al CQB vicino casa mia e parto da solo con le mie ASG a GBB (in Germania si giocava solo così). Equipaggiato con attrezzatura dal valore di un trillione di euro circa, mi ritrovai in mezzo a ragazzi di 15-20 anni più piccoli.

Iniziai cosi a vagare ogni domenica per vari campi, ma sempre trovandomi un po’ a disagio dall’età e “professionalità” media. Fino a quando incontrai un operatore del 9° che, guardandolo equipaggiato in maniera particolarmente non idonea per bimbolandia, si sento dire “ma te che cosa ce stai a fa qua? Vieni immediatamente a provare con noi del 9, ora chiamo immediatamente il nostro presidente Vittorio”

Di li è nato un grande amore.

Quasi 3 anni di onorato servizio, mi ritrovo a condividere i miei problemi mentali con altri 10-20 folgorati, molti in stato psichiatrico decisamente peggiore del mio.

Mi potete trovare ogni domenica ad allenarmi con la squadra (sono quello più tacticool dopo Metallo), a litigare con gli arbitri, e/o a dialogare con Gesù nostro Signore, suo migliore amico.