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Sniper Raid

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Sniper Raid Recon/Sabotaggio 12h team 4 operatori (Dumyo, Void, Hawk, Kros)
Condizioni meteo : sereno con qualche nuvola
Km totali percorsi 20

Partiamo sabato mattina per raggiungere il punto FOB in cui si sarebbe tenuto il briefing pre-inf verso le 17.00. Gli ultimi km prima dell’arrivo non fanno altro che confermare quello che già durante la pianificazione avevamo notato tramite i cartografici: sarebbe stata una recon insolita, colline dolci, vegetazione diradata, qualche ulivo dal tronco praticamente inesistente. Rimanere stealth per l’intera durata dell’evento sarebbe stata la vera sfida.

Infiltrati come primo team, ci rendiamo conto di dover prestare molta attenzione a dove mettere i piedi, non solo per qualche filo spinato ma soprattutto per le tantissime pietre disseminate in tutta l’AO, una volta appartenenti a trulli e a muretti a secco, che ornavano il bel paesaggio ma rendevano ogni passo falso un campanello d’allarme per la contro. Ad aiutarci invece sicuramente il meteo, che a parte qualche nuvoletta sparsa sembrava quasi averci catapultato in una calda nottata di primavera con una bella luna al 50% che garantiva un’ottima visibilità senza torce.

Veniamo infiltrati da due jeep verso le 18.00, era già buio pesto. Cominciamo subito la navigazione verso il primo OBJ Colombo, che consisteva in un’eliminazione con un bolt (SSG24 del buon Void) su di un HVT (simulato da una sagoma da poligono illuminata) eseguita in massimo di due tiri e con un massimo di dieci minuti, dopodiché foto per identificazione del target eliminato. Tutto liscio come l’olio. Ci allontaniamo dall’obj e facciamo un resoconto di ciò che era stato fatto, per realizzare che il telefono utilizzato per fare l’identificazione aveva magicamente smesso di funzionare e non scattava foto. Cominciamo così con le prime filastrocche di bestemmie e una scelta difficile: rinunciare alla completezza del primo OBJ oppure tornare lì. Avevamo 4 minuti rimanenti per volare sull’Obj, ormai gremito della contro e scattare una maledetta foto ravvicinata. Una bella botta di adrenalina ci ha aiutato nel tornare rapidamente sulla sagoma, col dente più avvelenato di sempre e pronti a fronteggiare quella che probabilmente era una FIR. Fortunatamente le pattuglie avevano lasciato libera la sagoma (ormai catturata) per ispezionare nei dintorni, e così siamo riusciti a scivolargli in mezzo e completare la missione indisturbati.

Proseguiamo altri OBJ senza troppe difficoltà, come da programma, e senza alcun contatto con la contro. Abbiamo fatto esplodere qualche deposito di munizioni e qualche edificio della AQAP (Al -Qaeda Arabian Penisula) non senza dover fare qualche slalom tra le varie pattuglie della contro. Arriviamo così verso le 22.00 allo SKY ARROW, una postazione anti-aerea che prevedeva prima l’eliminazione del target, sempre con tiro di precisione, e poi la neutralizzazione tramite C4 della postazione. Durante l’esecuzione di questa OBJ ci siamo incontrati con un altro team di operatori che già da un po’ facevano giri di perlustrazione lì intorno e probabilmente avevano attirato un po’ d’attenzione. Decidiamo di toglierci gli zaini nei pressi di un muretto a secco prima di affrontare l’obj. Void ed il fedele SSG non hanno fallito neanche questo secondo tiro e dopo aver detonato l’esplosivo stavamo tornando indietro quando avvistiamo delle luci avvicinarsi al punto di recupero zaini. La situazione vedeva noi quattro nascosti dietro il muretto di neanche un metro, dall’altra parte i nostri zaini e una decina di ragazzi della contro che si avvicinavano.

“Non li spottano gli zaini..”- “Si, ma se li spottano che facciamo? Ingaggiamo?” - “Tranquillo non li spottano”

Una luce ormai a meno di dieci metri investe gli zaini completamente, non c’è tempo di riflettere, comincia l’ingaggio che sembrava più una sorta di partita di tennis con quel muretto che divideva i due team. I primi tre della contro avevano la loro buffetteria illuminata di rosso ancor prima di rendersi conto di quello che stava accadendo. Ci siamo allargati lateralmente per entrambi i lati del muro in modo tale da evitare accerchiamenti, e a rotazione, attiravamo il fuoco nemico e tornavamo in copertura. Ne siamo usciti senza nessun caduto e ci siamo subito defilati dalla zona calda. Pensavamo fosse finita lì, ma gli spari avevano attirato molta attenzione, e certamente la nostra posizione era stata comunicata via radio.

Stavamo ancora riprendendoci dal combattimento quando vediamo delle luci ad un centinaio di metri EST. Si muovevano velocemente, non era una classica pattuglia, avevano un obiettivo preciso: farcela pagare. Cominciamo a ripiegare verso NORD perché in realtà avremmo dovuto continuare verso est per gli altri OBJ e quindi puntavamo ad aggirare il problema. Anche a nord abbiamo avvistato luci che si dirigevano spedite verso di noi, mentre anche da SUD avevamo la via chiusa. La tensione cresceva, ci stavano accerchiando. Con affanno scavalchiamo diversi muretti a secco, alcuni dei quali anche piuttosto alti. Tutto di corsa, facendo rumore e alimentando la sete di sangue dei mercenari che avevamo alle calcagna. Fortunatamente, e con non poche difficoltà, alla fine siamo riusciti a seminarli e a riprendere la navigazione.

Il resto dell’evento si sarebbe svolto in maniera abbastanza lineare, peccato per un piccolo malinteso (poi risolto) con un ragazzo della contro che a detta degli organizzatori stessi era “un po’ alticcio” e che ha così trasformato un probabile OBJ preso in un KO, lasciandoci senza Void e Hawk. Privi di sniper, io e Dumyo abbiamo avuto qualche problema nel successivo HVT da eliminare. Rimane l’amaro in bocca perché il percorso netto era ormai alla nostra portata, ma ci sta.

L’evento ha rallentato un pò i ritmi dopo le ore 01.00: la contro ha allentato la morsa, i campi base silenziosi, il punto recon che dovevamo sorvegliare dalle 00.00 alle 05.00 privo di informazioni utili. Ne abbiamo approfittato per finire gli ultimi 3 obj recon. Alle 03.00 avevamo completato i nostri obiettivi e atteso le 06.00 per poter distruggere tramite un dispositivo di aggancio missilistico (tale SOFLAM) la macchina al cui interno vi era una delle più alte cariche di Al-Qaeda e poter tornare vittoriosi alle nostre basi.

Parlando personalmente l’evento mi ha dato tante belle emozioni, è stata una bellissima esperienza e ringrazio i membri del team per le dritte e per avermi guidato e insegnato alcune meccaniche che fino a una settimana fa ignoravo.

Aspetto migliorabile, già condiviso con gli organizzatori, è stata la scenografia: non particolarmente elaborata, sicuramente ci sarà modo di recuperare alla prossima edizione.

Grazie agli amici Raiders ed hai TST, da parte mia e di tutto il 9° Incursori, per tutto l’impegno e la serietà che ci hanno messo, la bella esperienza, e soprattutto per averci fatto conoscere nuovi amici, ed un territorio stupendo.

Speriamo di rivederci presto.

Kros

01-02 Febbraio 2020